domenica 1 novembre 2009

Una volta era la tesina

La presente ricerca, finalizzata a sperimentare, con l'ausilio della rete, delle nuove modalità d'approccio alla didattica è debitrice nei confronti dell'insegnamento del professore Francesco Tentori, con cui ebbi la fortuna di studiare e collaborare all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) diversi anni fa.
Fu lui il primo, già settantenne, ad usare il sito internet dello IUAV con modalità sorprendentemente nuove per quegli anni, raccogliendo e recensendo articoli di riviste e giornali che confluivano, attraverso procedimenti tutt'altro che copia e incolla (per la difficoltà d'importazione dei testi) in un contenitore che solo ora potremmo chiamare blog.
L'altro credito, sempre nei confronti di Tentori, risale a qualche anno prima, quando da studente mi imbattei nel suo programma didattico scritto in forma epistolare: una semplice lettera rivolta agli studenti, totalmente priva di elucubrazioni verbose (come lui chiamava i paroloni degli architetti) che tentava d'arrivare al nocciolo della questione, ossia il dialogo che necessariamente si deve sviluppare tra il docente e lo studente. E' da allora che mi sono convinto che un programma didattico istituzionale, deve essere anche supportato da parole più confidenziali.
Da questo insieme, lentamente, mi è venuta l'idea di un portale elettronico, una pagina web costruita attraverso il contributo effettivo degli studenti e ad uso e consumo di tutti. Il portale è sotto intitolato “Una volta era la tesina” a ricordo delle  vecchie ricerche in formato A3, talvolta in A4, il più delle volte fini a se stesse, rilegate a spirale, che alla fine giacevano in angoli bui e polverosi di ogni studiolo di ogni professore d'architettura.
La pagina web è composta dal materiale prodotto dagli studenti del quinto anno del Corso di Laurea in Architettura di Udine diviso per applicazioni tecnologiche web freeware che avevo precedentemente suggerito in aula. Il concetto di fondo verteva sull'eterna battaglia tra forma e contenuto Ovvero, volendo privilegiare per una volta la prima sul secondo, consigliavo allo studente di individuare velocemente la forma di espressione da usare per iniziare la ricerca e successivamente il contenuto. Contenuto, premettevo, che oltre a venir giudicato dal referente didattico, era sotto il controllo di tutta la comunità virtuale nel momento che questa decideva di consultarlo attraverso la navigazione in internet. Le forme di espressione partivano da Wikipedia sino a Youtube passando per Google Earth e Flickr. Ma c'è stato anche il caso della realizzazione di un sito internet in flash mentre purtroppo nessuno ha preso in considerazione di poter lavorare su Second life. Buona navigazione.

Il portale è dedicato a Francesco Tentori.